Il termine SIMBOLO – ovvero l’elemento e il segno che rappresenta, dà forma, sostanza e significato ad un’essenza, una realtà, un concetto – deriva dal tema greco SYMBÁLLO che significa collegare, connettere, mettere insieme, mettere (BÁLLO) con (SYN).
Nel mio lavoro spesso seguo le tracce del racconto che mi porti, traducibili in forma di vissuti, sintomi, emozioni, difficoltà..
e ne tesso le fila, ovvero metto e connetto insieme più parti, diversi livelli di significato.
Conosci il mito di Arianna?
Sai del suo talento, legato all’uso sapiente del filo?
Te ne riporto qui alcune suggestioni, ma ti invito ad approfondire la potenza del suo mito, soprattutto se sei una donna.
Arianna, figlia del re e della regina di Creta, prima di conoscere la sua identità autentica e il suo numinoso destino, si innamora di un mortale straniero che prima le chiede aiuto, poi la illude e infine la abbandona.
Nonostante il suo lamento venga autorevolmente narrato in opere musicali e letterarie di grande prestigio, lo spunto del suo tormento amoroso è sicuramente quello meno interessante del mito a lei dedicato.
A noi interessa conoscere meglio il suo talento, l’evoluzione gioiosa e straordinaria della sua storia.
Si, perché Arianna non si innamora di un mortale qualunque; lei si innamora follemente di Teseo, l’eroe ateniese, colui che ripara le gravi colpe nate in seno alla sua stessa famiglia e colui che uccide il Minotauro all’interno del labirinto in cui era rinchiuso.
È Arianna che dona a Teseo gli strumenti necessari per uccidere il Minotauro, per ritrovare la strada e per uscire dal labirinto, sano e salvo: una spada e un gomitolo di lana.
Foto di Tràn Long
Teseo, indenne, esce così dal labirinto grazie al filo di Arianna, libero di ricevere tutti gli onori per la grande opera compiuta.
Nell’euforia, egli promette il matrimonio e la vita regale ad Arianna, portandola con sé verso Atene; purtroppo però, mentre lei dorme profondamente, la abbandona sull’isola di Nasso.
Arianna piange molto e molti narrano delle sue lacrime; eppure è qui, nel suo dolore più caotico, che si compie il suo destino, ben oltre i suoi orizzonti di felicità umana.
Il suo lamento è ascoltato, accolto e amato dal Dio Dioniso, figlio di Zeus, che la sposa e le regala un diadema d’oro forgiato da Efesto, lo stesso diadema che noi umani, oggi, contempliamo nella Corona Boreale, una piccola costellazione dell’emisfero Nord, le cui stelle principali formano un arco semicircolare.
Dopo aver riparato ai drammi della sua famiglia umana di origine, aiutando con intelligenza, amore e passione Teseo, ovvero l’artefice umano di questa importante riparazione, Arianna incontra il suo destino e il suo posto nel mondo, ben al di sopra di possibili vissuti e significati umani.
I suoi talenti, il suo ingegno e la sua capacità di utilizzare sapientemente le fila che ci conducono prima dentro e poi fuori i nostri più pericolosi labirinti, le portano in dono l’unione risanante e appagante con il Dio dell’amore, della danza, della fecondità, della gioia e della iniziazione: Dioniso.
Il sintomo come simbolo.
Il simbolo come strumento numinoso e straordinario per collegare, mettere insieme e tessere significati, unendo punti disparati e spesso caotici (vissuti ed emozioni) grazie ad un filo sottile, ma indispensabile per percorrere labirinti, vincere mostri, uscirne indenni, rinnovati e risanati.
L’arte di leggere i sintomi in chiave simbolica è da sempre uno strumento di guarigione efficace ed estremamente potente che ci eleva un poco al di sopra dei significati terreni e ci porta in spazi immaginali, sacri, onirici, suggestivi e intuitivi.
In questo spazio la vita e il quotidiano, la guarigione e l’armonizzazione dei sintomi diventano atti creativi straordinari e dionisiaci, offrendo alla quotidianità della vita sapori piacevolissimi e colori vividissimi.
La Medicina Tradizionale Cinese mi porta da sempre ad utilizzare la visione tipica del Taoismo – energetica, analogica e simbolica – per ascoltare, comprendere, intervenire ed armonizzare le diverse sintomatologie che quotidianamente arrivano nel mio studio.
Nelle medicine e filosofie orientali ogni sintomo e ogni disturbo hanno sempre valenza sia fisiologica che emotiva.
Dialogo da decenni con psichiatri, psicoanalisti e psicoterapeuti, sia in collaborazione sinergica per diversi pazienti, sia creando eventi associativi nella mia città, mirati allo sviluppo e alla crescita personale.
Occupandomi inoltre di sessualità, l’osservazione integrata delle sintomatologie diviene ancor più fondamentale ed imprescindibile.
Soprattutto nel campo della sessuologia, infatti, tessere le fila dei significati sintomatici, unire punti solo apparentemente distanti che legano insieme corpo ed emozione, mente e psiche, fisiologia e relazione, è indispensabile per un sostegno terapeutico efficace, profondo, duraturo.
Sto frequentando con entusiasmo e gratitudine il Master di alta formazione in Sessuologia Clinica presso AISC: insegnanti e formatori di questo Ente Formativo integrano insieme, con sapienza, esperienza e competenza, aspetti sia fisiologici che psicologici di difficoltà e sintomatologie sessuologiche.
Come professionisti in formazione siamo continuamente invitati ad accogliere con apertura, profondità e coraggio, nei nostri diversi ambiti, la complessità e l’ampiezza meravigliosa delle narrazioni, dei racconti e delle sintomatologie, allargando il più possibile le maglie dei fili con cui i pazienti tessono il loro personalissimo percorso, all’interno dei loro personalissimi labirinti.
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Se desideri conoscere meglio il mio lavoro
puoi consultare il mio sito: www.simonazannoni.com
oppure scrivermi: info@simonazannoni.com
Mi trovi a Monticelli Terme (Parma)
oppure online
Buon cammino!
Simona